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Solare termico, nuove potenzialità nell'industria

Il mercato del solare termico in Europa è cresciuto del 100% negli ultimi due anni. Secondo i dati di Estif (European Solar Thermal Industry Federation), presentati nell'ambito dell'Estec 2009, la Quarta Conferenza Internazionale dell'energia solare termica tenutasi a Monaco il 25-26 maggio, nel solo 2008 sono stati installati 4,75 milioni di m2 di collettori pari a 3,3 GWth.

Complessivamente ad oggi risultano installati nell'Europa a 27 oltre 27 milioni di metri quadrati di pannelli solari termici (per una potenza totale installata di 19,1 GWth), con un giro d'affari stimato in circa 4 miliardi di euro.

Crescita in Italia

In Italia l'installato annuale è più che raddoppiato negli ultimi due anni, passando dai 186mila m2 del 2006 ai 421mila m2 del 2008.

Secondo i dati di Assolterm, nel 2008 in Italia la potenza dell'installato per il solare termico è stata pari a 280 MWth, con una quota sul mercato europeo intorno al 10%. A fine 2008 nel nostro Paese erano installati circa 1,5 milioni di mq di collettori, mentre in Spagna nello stesso anno il mercato del solare termico è cresciuto del 58%, grazie anche all'obbligo solare previsto negli edifici di nuova costruzione.

Applicazioni da sfruttare

L'Italia può ancora fare molto, in termini di sviluppo del mercato anche con le nuove tecnologie per il solare termico: applicazioni ad esempio orientate al raffrescamento degli ambienti e alla produzione di caldo e freddo nei processi industriali, sono ancora poco diffuse nel nostro paese ma presentano grandi potenzialità. “Se vogliamo che il solare termico contribuisca in modo concreto al raggiungimento degli obiettivi della riduzione dei gas serra, lo sviluppo di tale tecnologia deve percorrere due strade parallele”, sottolinea Riccardo Battisti, ricercatore di Ambiente Italia e membro del comitato tecnico-scientifico di Assolterm. “Da un lato è necessario consolidare la frazione del mercato destinata alla produzione di acqua calda sanitaria per singole abitazioni o strutture collettive, e per questo è necessario avere normative solide e chiare, non soggette a mutamenti continui. Dall’altro”, prosegue Battisti, “si deve sviluppare il mercato delle applicazioni industriali e del solar cooling. Si tratta, di fatto, di tecnologie concrete e non di applicazioni futuribili. Oggi siamo in grado di avere una prima fetta di mercato con impianti di grandi dimensioni, ma quello che manca è l’informazione e il coinvolgimento da parte degli utenti finali”.

Potenzialità nell'industria

Secondo quanto è emerso nel corso del convegno “Il solare termico per calore di processo nell'industria”, svoltosi al Solarexpo 2009 di Verona, è proprio sui grandi impianti industriali (ad esempio la produzione di calore di processo negli stabilimenti industriali) che si gioca il futuro del solare termico su grande scala. In Italia ci sono già esempi soprattutto nel settore dell'industria alimentare, come caseifici, fabbriche di alimenti surgelati e salumifici.

La maggior parte degli impianti oggi esistenti, applicati a utenze industriali e agricole, lavora a temperature inferiori ai 100 °C, facilmente raggiungibili dai comuni pannelli solari, gli stessi che vengono utilizzati nel settore residenziale.

Le applicazioni industriali e agricole del solare termico possono riguardare tutti quei settori produttivi in cui è richiesta acqua (o anche aria) calda, a temperature comprese tra i 20 e i 250 °C.

Con la tecnologia oggi disponibile e agli attuali costi di mercato, si possono realizzare impianti solari che consentono tempi di ritorno inferiori ai 3 - 4 anni, a fronte di una vita utile dell'impianto di oltre 20 anni.

 

 

 

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